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Immagine del redattoreFUSAKO SAKURAI

【Report sull'evento】"Sardegna: l'isola dei giganti" presso l'Ambasciata d'Italia a Tokyo

Aggiornamento: 5 dic 2024

Il 2 dicembre 2024 (lunedì), ho partecipato all’evento promozionale della regione Sardegna, intitolato "Sardegna: l’isola dei giganti", tenutosi presso la Residenza dell'Ambasciatore d’Italia a Tokyo, nel quartiere di Mita, Minato-ku. Ero appena tornata dall’Italia e, per fortuna, l’evento iniziava nel tardo pomeriggio, consentendomi di seguire il ritmo del mio orologio biologico, ancora tarato sull’ora italiana.


Nel mese di dicembre, il giardino giapponese della Residenza dell'Ambasciatore era spettacolare, con alberi magnificamente tinti di rosso e giallo per il foliage autunnale, in contrasto con il verde delle piante sempreverdi, creando un’atmosfera incantevole. In apertura, l'Ambasciatore d'Italia in Giappone, Gianluigi Benedetti, ha introdotto brevemente la storia di questo prestigioso giardino giapponese, tra i più significativi a Tokyo.


il giardino dell'ambasciata

photo (c)2024 Fusako Sakurai


A visitare il Giappone in occasione dell'evento sono stati numerosi rappresentanti della Sardegna, tra cui Gianluca Cadeddu (Centro di Pianificazione Regionale), Andrea Pisanu (Sindaco di Comune di Giba) e Nicoletta Piras (Direttrice del GAL Sulcis Iglesiente). Inoltre, erano presenti diversi delegati sardi provenienti da numerosi comuni e organizzazioni situati tra Cabras, nella Sardegna centro-occidentale, e il Sulcis, nella parte sud-occidentale dell’isola.

photo (c)2024 Fusako Sakurai


Ad esempio, la Fondazione Mont'e Prama, conosciuta per i celebri monumenti megalitici, è una realtà relativamente nuova, istituita nel 2021 grazie al Ministero della Cultura italiano, alla Regione Sardegna e al Comune di Cabras. Secondo il presidente Anthony Muroni, le statue dei Giganti di Mont'e Prama sono attualmente protagoniste di un tour mondiale, con esposizioni di lunga durata (sei mesi) in importanti musei come il Metropolitan Museum of Art di New York e il Museo Archeologico di Madrid, ricevendo richieste da tutto il mondo.

Personalmente, ho avuto l'opportunità di vedere i Giganti dal vivo due volte presso il Museo Archeologico di Cagliari, e devo dire che la loro presenza è straordinaria e unica. Le statue, scolpite in pietra bianca, raffigurano guerrieri possenti dai volti stilizzati e deformati in modo singolare. Trasmettono un fascino ingenuo e una bellezza primitiva, quasi buffa, che le rende particolarmente suggestive.

Pensare che oltre venti di queste statue stanno viaggiando per i musei e le gallerie del mondo, esposte in fila come la parata, dove offrono sicuramente uno spettacolo davvero mozzafiato.

"il Gigante di Monteprama" photo(C) 2024 Monteprama.it



Alla reception, ciò che ha catturato particolarmente la mia attenzione è stato il vino rosso Carignano del Sulcis DOC prodotto con uve provenienti da vitigni a piede franco, ossia da viti non innestate. Il vitigno Carignano, alla base del raffinato DOC Carignano del Sulcis della Sardegna, conserva ancora numerosi ceppi a piede franco lungo la fascia costiera di Porto Pino, nella parte sud-occidentale dell’isola. Questo significa che alcune delle viti, comprese quelle secolari, non sono mai state innestate su radici americane e sono sopravvissute alla devastante epidemia di fillossera tra il XIX e il XX secolo.


Nell'aprile del 2023 ho avuto l'opportunità di visitare personalmente questi vigneti a Porto Pino, accompagnata da uno dei più rinomati enologi della Sardegna e d’Italia. Vorrei esprimere il mio ringraziamento all'enologo, il presidente dell'Assoenologi Sardegna, Mariano Murru. La località si trova a circa due ore di auto da Cagliari.


I vigneti di Carignano del Sulcis sono siti a pochi metri dal mare. Una particolarità di questo fantastisco territorio sta nel fatto che, molte vigne sono state poste a dimora sulla sabbia, dove sono presenti vigneti ad alberello con ceppi ancora a piede franco, anche centenari, che danno vita a uve di qualità eccelsa.


Questo vititigni ad alberello arrivano a raggiungere anche oltre 100 anni di vita. La costante brezza marina protegge naturalmente le viti dalle malattie, mentre la sabbia calda del suolo impedisce alla fillossera di attaccarne le radici. Grazie a queste condizioni uniche, questi preziosi ceppi a piede franco sono stati preservati con cura fino a oggi.

"I vigneti dei piedi franco a Porto Pino"

photo(C)2023 Fusako Sakurai


In questi vigneti, le viti sono coltivate secondo il sistema tradizionale ad alberello, che limita la crescita delle piante rendendole molto basse, quasi somiglianti a piccoli funghi, o bonsai dell'arte giappone.

Ogni vite è indipendente e separata dalle altre, il che rende impossibile la meccanizzazione e richiede una lavorazione interamente manuale. Questo metodo di coltivazione, estremamente laborioso, è stato per lungo tempo abbandonato e trascurato.


Tuttavia, la zona di Porto Pino vanta una tradizione vitivinicola antichissima, che risale a molto prima della nascita di Cristo, ai tempi della civiltà nuragica (circa 1700–700 a.C.), per poi proseguire sotto Fenici e Romani. Negli ultimi decenni, questa eredità storica è stata riscoperta e rivalutata, con un rinnovato interesse per il piede franco, nel tentativo di preservare e tramandare questa tradizione unica alle generazioni future.


Non vedo l’ora di assistere al seminario del 6 dicembre, presso all'ambasciata d'Italia a Tokyo, in cui si parlerà del progetto Le Vigne che Guardano il Mare, che esplora e celebra questi vigneti straordinari.


Alla reception, inoltre, sono stati presentati numerosi piatti tipici della cucina sarda, preparati dallo chef Valentina Frau dell'ACCADEMIA ENOGASTRONOMICA. I sapori autentici della Sardegna hanno ulteriormente arricchito l’esperienza dell’evento.



Amb. Gianluigi Benedetti, Valentina Frau, Nicoretta Piras, Gianfranco Massa

photo(C)2024 Fusako Sakurai


I piatti serviti, pur nella loro semplicità, erano ricchi di sapori profondi e autentici. Il menu, visibile nelle foto, comprendeva specialità come la lasagnetta bianca con besciamella e cavolfiore, accompagnata da carciofi sott’olio e bottarga. Questo piatto si sposava meravigliosamente con la Riserva di Carignano.


Secondo Massimo Podda, direttore della storica Cantina di Santadi, che tanto ha contribuito a rendere nota nel mondo la Sardegna vitivinicola con il loro Carignano del Sulcis D.O.C. , anch’egli presente all’evento, la coltivazione della vite nella regione del Sulcis ha una storia che si estende per diverse migliaia di anni.


Durante la degustazione, sono stati presentati due Carignano: il Superiore Grotta Rossa e la Riserva Rocca Rubia. Inoltre, è stato presentato e fatto degustare il LATINIA un vino dolce da uve a bacca bianca stramature, di Nasco, uve, ottenute dall'omonimo vitigno coltivato ad alberello latino, un vitigno "unicum" della Sardegna.


Il LATINIA, si è concesso, con un bellissimo colore giallo oro lucido intenso e con note ambrate vivide. Con un complesso spettro aromatico ed emozionante di fiori gialli, di frutta a polpa gialla, anche tropicale, con note di fichi secchi, di datteri e con un un tocco elegante di tabacco biondo. In bocca, una dolcezza equilibrata ed elegante, supportata da un sorso pieno e vellutato e da una spalla acida e scalpitante che gli dona tanta sapidità, freschezza e una gradevole nota salina.


Questo vino si abbinava in modo sublime con il torroncino sardo, un dolce a base di mandorle, caramello e albume, regalando un’esperienza di gusto indescrivibile.


Massimo Podda con Fusako photo(C)2024 Fusako Sakurai


Anche l’abbinamento con il pecorino sardo, altro prodotto iconico della Sardegna, si è rivelato straordinario, esaltando le qualità di entrambi.

Dopo questa esperienza, il desiderio di tornare in Sardegna si è fatto ancora più forte.


  il menu della serata

photo (c)2024 Fusako Sakurai

 la lasagnetta bianca con besciamella e cavolfiore, accompagnata da carciofi sott’olio e bottarga.

photo (c)2024 Fusako Sakurai


il vino dolce "LATINIA", da uve stramature

photo (c)2024 Fusako Sakurai


Evento organizzato da: @galsulcisiglesiente in collaborazione con #itatradeagency, #regioneautonomasardegna, #italyinjapan e #fondazione.monteprama.


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